Via!

Viaggio (in ogni senso e dimensione) in cui il protagonista cerca un dialogo con una passeggera invisibile, accanto a lui in auto, per poi ripiegare su pensieri in forma poetica, che si svolgono altrove, nella sua mente. In una continua ricerca d’instaurare un rapporto di complicità con il pubblico, l’autista tocca vari aspetti della vita, dai rapporti interpersonali alla guerra, dal sesso alla religione, costantemente accompagnato da un’autoradio che scandisce alcuni punti chiave della vicenda.

PS

Lettura al buio, in cuffia, di grandi classici e altri capolavori. Insieme a Paolo Agrati, un ottimo modo per immergersi nei mondi dei migliori autori di tutti i tempi.
Passando da narrazioni inquietanti per serate a tinte horror, a profonde introspezioni e altri modi per sondare l’animo umano, il progetto si propone di mettere a disposizione di chiunque e rendere accessibili audiolibri dal vivo, in contesti tanto accoglienti quanto variegati.

Haikoodle

Spettacolo modulare di live painting e poesia performativa, in cui Martina Dirce Carcano (scenografa del Teatro alla Scala di Milano) illustra a china i soggetti descritti dalle poesie recitate ad alta voce. Con un repertorio di più di 15 soggetti, la performance si adatta a slot temporali variabili in base alle necessità: da un minimo di 7-10 minuti per un singolo brano illustrato, a esibizioni fiume fino a esaurimento fogli. Grazie alla possibilità di proiettare i disegni e amplificare la voce, lo spettacolo si adatta a tutte le realtà, grandi e piccole.

Butterfly effect

Una serie di casualità porta un musicista e un autore a ispirarsi vicendevolmente, per dare vita a uno spettacolo di spoken music con le più disparate influenze e tonalità.
L’ensemble che dà vita a questa idea comprende talenti di fama internazionale, uniti per dare nuova dimensione a una narrazione vocale che trova casa ed evoluzione in uno spettacolo vivo quanto profondo.
Dopo un debutto in formazione completa, il progetto si è adattato a palchi che permettevano soltanto un duo acustico, ma l’aggiunta di una realtà orchestrale e visiva si affaccia in un futuro molto prossimo.

Babel Bach

Nell’inverno del 1705 J.S. Bach intraprese un viaggio di oltre 400 chilometri a piedi da Arnstadt a Lubecca per incontrare il più grande organista del Nord Europa: Dietrich Buxtehude. A partire da questa storia, lo slammer Mehdi Krüger e Franck-Emmanuel Comte, direttore del complesso barocco Le Concert de l’Hostel Dieu di Lione, hanno immaginato uno spettacolo che combina la musica di Bach con la scrittura di poesie in italiano, tedesco e francese. Sul palco i poeti Simone Savogin, Josephine von Bluetenstaub e Mehdi Krüger, accompagnati dal violoncello di Aude Walker-Viry, dal clavicembalo di F.E. Comte e dal beatbox di Tiko.