Via la polvere (Shake the dust – Anis Mojgani)
Questa è per le ragazze grasse
questa è per i fratellini
questa è per i frignoni e per i bulli che in cortile li tormentavano
per le reginette e per chi a ventuno stava in porta
per chi, la notte, non ha la pancia piena
per chi vive di mance, chi ti porta il cibo dentro un cubo sulla schiena
via la polvere
Questa è per le panchine e per chi ci pensa
per chi ci passa accanto e canta i suoi lutti
per tutti quelli che si spengono in tripli turni per accendere la vita ai propri figli
per chi fa le serali
per chi sui pedali si sente volare a mezzanotte
via la polvere
Questa è per chi ha due anni
e non viene capito perché parla un po’ italiano e un po’ infinito
via la polvere
per i ragazzi con le sorelle belle
e per le ragazze coi fratelli che impazziscono
per chi vorrebbe urlare e non ha voce e il dodicenne che ha paura delle docce
per chi è sempre in ritardo a scuola perché perde sempre l’autobus
per la ragazza che ama un altro
via la polvere
Questa è per gli uomini duri che vogliono l’amore ma sanno che non verrà
per quelli dimenticati
per chi non viene difeso dalla legge
per chi si sente dire “parla solo se interpellato”
e non viene mai interpellato
Parla ogni volta che ti alzi, così non ti dimentichi
non lasciar passare un secondo senza ricordarti
che il tuo cuore batte 900 volte al giorno
e che il sangue basta a far di ognuno di noi un oceano
non lasciare che le onde ti lascino
e che la polvere si posi nei polsi
Questa è per i poliziotti
questa è per le ausiliarie del traffico
Questa è per chi avrebbe l’occasione, ma non ruba
per gli insegnanti di poesia e per chi va in vacanza da solo
e per gli artisti scarsi e per gli attori cani
via la polvere
Questa è per il sudore che cola dal labbro di Santana
e per la gonna vibrante sui vibranti fianchi di Rihanna
per gli inferni e i paradisi che le sono capitati
Questa è per gli stanchi e i sognatori
per le famiglie che non si siedono sugli allori, di pasti pronti a spese dei genitori
e pezzenti che si credono signori
questa è per i bigotti, i sessisti e gli assassini
e per chi è dentro, perché dentro ha l’inferno
e per la primavera, che non si sa come, sembra arrivare sempre dopo ogni inverno
E questa è per ognuno di voi
assicuratevi di assaggiare e andarvene per quando torna il pescatore
fate che l’onda valga la pena
perché proprio come i giorni, io brucio in fretta
e ogni volta che scrivo, ogni volta che arrivo in bici, la notte,
ogni volta che apro gli occhi
sto tagliando pezzi di me solo per darli a voi
Perciò, via la polvere
e portatemi con voi quando lo fate, perché non l’ho mai fatto per me
e tutto lo spingere e il frenare
spinge e frena
spinge e frena
spinge per voi
Perciò prendete il mondo dalle mollette
e sbattetelo ancora e ancora
e saliteci sopra e fategli fare un giro
e quando scendete, sbattetelo ancora
perché questa è tua, questa è tua
fate che le mie parole valgano
fate che non sia una di quelle poesie scritte
non una poesia come una notte che ci siede addosso.
Camminateci dentro, respiratela, fatevela esplodere tra le braccia
come i milioni di anni di milioni di poeti
che scorrono come sangue, che pompa e spinge
e vi fa vivere, vi fa vivere, tirando via la polvere
Perciò quando il mondo vi busserà alla porta
stringete la maniglia e aprite subito
e corretegli incontro e in fondo alle sue braccia accoglienti e aperte
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